Un Super Mario «miliardario» riporta il pubblico al cinema


La pellicola con l’idraulico dei videogiochi fa incassi da primato: «Inizia una nuova era per noi gestori di sale, ci sono spettatori anche per altri generi»

Le sale cinematografiche, in Ticino, tornano a sorridere. È più o meno questa l’idea di Antonio Prata, che conosce quel mondo molto bene, anche perché per 14 anni è stato direttore di un grande multisala del Sottoceneri. «C’è da sperare, finalmente. Perlomeno, oggi sperare ha davvero un senso. Prima, invece, lo facevamo perché non c’era nient’altro…», dice al Corriere del Ticino il direttore del Festival dei Diritti Umani nonché programmatore dell’Otello di Ascona. «Sì, adesso sentiamo che sperare ha davvero un senso», ripete convinto. Il 51.enne è in contatto anche con le altre sale, soprattutto quelle che si occupano, come la sua, di proporre al pubblico un’offerta alternativa, indipendente. «Come il Lux Art House di Massagno, o l’Iride, o anche la sala di Acquarossa… penso che tutti abbiano visto una tendenza simile a quella che ho registrato io». Sarà merito di Super Mario? «Beh, noi ci concentriamo su altre proposte, in realtà. Però è un segnale, il fatto che sia il primo film del 2023 ad aver incassato un miliardo di dollari a livello globale». Dopo il successo di Avatar – La via dell’acqua (uscito a fine 2022 e terzo film della storia per incassi, con oltre 2,3 miliardi di dollari), il lungometraggio ispirato al celebre idraulico dei videogiochi potrebbe essere la prima pietra miliare a segnare la fine della pandemia e il ritorno del pubblico nelle sale. «Non sono sorpreso di questo grande successo. È un film piacevole, divertente. Da vedere insieme, in famiglia. Lo consiglio a tutti», avverte l’esperto. Che aggiunge: «È comunque importante che l’industria del cinema registri risultati del genere, perché facciamo parte dello stesso ambiente, dello stesso settore. Tutti ci rimettiamo in gioco e questa è una vera boccata d’ossigeno per tutti coloro che operano in questo ramo». Prata riporta anche il successo delle programmazioni indipendenti. «Nel nostro piccolo abbiamo registrato, soprattutto nel periodo dicembre-gennaio, una grandissima affluenza, addirittura superiore al 2018».

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